Gli indici BFF (Banca FarmaFactoring), misurati dal BFF banking Group, hanno l’obiettivo di mettere a disposizione dei fondi pensione alcuni indicatori in grado di rappresentare, in modo sintetico, l’andamento di un settore fondamentale per il sistema previdenziale italiano.
L’indice relativo ai rendimenti del primo trimestre 2024 dei fondi pensione negoziali (FPN) mostra un andamento positivo nei primi tre mesi dell’anno.
In questo articolo vedremo le performance dei fondi pensione negoziali nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, in modo da comporre il quadro del primo trimestre.
Inoltre, indagheremo i principali fattori che hanno influito sui dati positivi illustrati e, infine, osserveremo le ragioni per cui aderire a un fondo negoziale rappresenta un’ottima scelta dal punto di vista finanziario oltre che previdenziale.
Primo trimestre 2024: i fondi pensione negoziali chiudono in positivo
Secondo l’indice BFF, i rendimenti dei fondi pensione negoziali segnano un +2,5%, trainati dalle ottime performance dei comparti azionari, per i quali si registra un +6,2%.
Questo andamento rispecchia quello generale dei mercati finanziari, che a gennaio 2024 hanno aperto con performance eccezionali dei titoli azionari, generando dunque ottimi rendimenti anche per le linee di investimento dei fondi pensione composte in tutto o in parte da questa tipologia di strumenti.
Tuttavia anche gli altri comparti, bilanciati, obbligazionari e garantiti, hanno subito l’influsso positivo di mercati decisamente in attivo e particolarmente resilienti, pur operando in un contesto geopolitico ormai stabilizzatosi sui cosiddetti scenari multi-crisi; ci riferiamo all’inflazione che le banche centrali faticano ancora a riportare a valori “normali”, le tensioni sempre accese in Ucraina, Medio Oriente e in diverse zone dell’Africa (come SUdan e Congo), e le conseguenti criticità nelle catene logistiche globali.
Nonostante tutto questo, i dati per chi investe i propri risparmi nella previdenza complementare, e nello specifico nei fondi pensione negoziali, sono molto incoraggianti.
Gennaio, febbraio e marzo 2024: le performance dei FPN
Vediamo, ora, quali sono state le performance medie dei diversi comparti di investimento nel corso dei primi tre mesi del 2024.
Rendimenti FPN gennaio 2024
Il 2024 è iniziato con una serie di notizie positive: rendimenti obbligazionari internazionali in risalita, apprezzamento del dollaro e dati sulla crescita economica statunitense hanno mostrato un’inattesa tenuta.
A questo si è accompagnato un ridimensionamento delle aspettative di allentamento delle politiche monetarie, che in sintesi significa che le banche centrali dovrebbero tendere a mantenere stabili i livelli dei tassi di interesse raggiunti nel 2023, con limitate revisioni al ribasso nel corso dell’anno.
Nel mese di gennaio 2024, i fondi pensione negoziali hanno registrato rendimenti medi pari al +0,5%, con i comparti azionari al +1%.
Rendimenti FPN febbraio 2024
L’andamento positivo di gennaio ha avuto una spinta aggiuntiva a febbraio, per via della crescita dei rendimenti obbligazionari e dell’apprezzamento dei mercati azionari, con dati sulla crescita economica statunitense ed europea che si sono rivelati nel complesso migliori delle attese degli analisti.
In questo contesto, il dato dei fondi negoziali ha registrato un’ulteriore salita del +0,64%, con il consueto traino degli azionari (+2,77%).
Rendimenti FPN marzo 2024
A marzo 2024, i mercati azionari, spinti dall’aspettativa di un primo taglio dei tassi della BCE a giugno, hanno portato a un’ulteriore crescita dei rendimenti dei FPN nel loro complesso (+1,35%).
Dunque, nel prossimo trimestre occorrerà osservare con attenzione come si comporteranno effettivamente le banche centrali, per poter leggere e analizzare i dati futuri.
Estendendo l’orizzonte agli ultimi quindici anni, il rendimento medio annuo dei FPN è stato del 3,6%, con le migliori performance realizzate dai comparti azionari (+7,6%).
Conclusioni
Le interessanti performance del primo trimestre 2024, nonostante il persistere degli scenari di multi crisi a livello globale, evidenziano la resilienza dei fondi pensione negoziali.
Inoltre, come evidenziato nei dati qui esposti, occorre tenere sempre ben presente il concetto di orizzonte temporale lungo, quando si ragiona di investimenti con finalità previdenziali.
Resilienza nel breve e medio periodo, e mitigazione dei possibili effetti negativi sui mercati attraverso l’ampio arco temporale disponibile, sono dunque i fattori che dovrebbero guidare sempre gli aderenti nelle loro scelte sul montante accumulato nel fondo pensione.
Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota informativa.